CIAO GABRIELE

Ho pensato molto se affrontare o no questo argomento anche perchè se ne sta parlando tanto e sta nascendo un contorno tra questa brutta vicenda che,a mio avviso,ci sta distogliendo dall'essenziale.Gabriele non c'è più.Per un errore non c'è più.Due famiglie(e non solo) sono logorate dal dolore.Perchè quel poliziotto ha sparato?Non voglio andare nel personale e ciò ke dirò è solo un'impressione derivante dal mio osservare quello ke mi circonda.In questo mondo che ormai non ci riconosce niente,che ci fa sudare per una piccola soddisfazione,andiamo avanti alimentati dalla voglia di dimostrare chi siamo.Quanta arroganza,quanto egoismo...Ora non voglio accusare il poliziotto di presunzione ma è davvero difficile comprenderlo.Mi sforzo ma non riesco.Non condanno però.Un'altra considerazione sorge spontanea.Se Gabriele con i suoi amici non si fosse mai fermato a discutere con gli avversari juventini forse ciò non sarebbe accaduto.E dicessero tutti che questo avvenimento non c'entra con il calcio.Per me è improponibile che persone che si definiscono tifosi usano la violenza per esprimere quella che chiamano una passione.In Italia la situazione è proprio degenerata.I quotidiani di tutto il mondo hanno commentato questa tragedia a cui è seguito un'ingiustificabile vandalismo.Stiamo perdendo il senso di ogni cosa.E Dio dov'è?Chi non se lo è chiesto in questi giorni?Perchè fa accadere tutto questo?Sbagliato.La colpa non è di Dio.La colpa è nostra che non abbiamo Dio nel cuore e allora questo cuore è arido,vuoto.Non voglio fare la moralista ma se ognuno di noi cominciasse un pò a riflettere su quanto questo mondo sta diventando sbagliato,potrebbe cominciare nel quotidiano e nel personale a metterci un pò del suo affinchè migliori.Siamo noi che stiamo rovinando il mondo.Quanto a te Gabriele,al di là delle polemiche che in questi giorni imperversano,siamo tutti concorde che la tua morte è stata ingiusta.Mi consola il solo fatto che tu ora stia meglio perchè ti sei salvato da queste iniquità.Ciao Gabbo!